Monumenti
Villa Sagredo
Villa Sagredo, in via Sagredo,castello romano del IV secolo, fortezza bizantina nel VI secolo, castello del Delesmanini nei secoli X-XIII e trasformata in villa veneta nel secolo XVI dai Sagredo.
Vi soggiornarono personaggi celebri, tra cui Galileo Galilei. Negli anni '70 iniziarono i lavori di ripristino del complesso monumentale ed attualmente la villa funziona come struttura ricettiva e ristorante
Palazzo Baldi
Palazzo Baldi in via Veneto 63, è una costruzione del 1540 circa, attualmente in fase di ristrutturazione.
Palazzo Zanon - Palazzo Comunale
Il Palazzo Comunale di Vigonovo, in via Veneto 2, fu progettato tra il Febbraio 1875 e il 15 Gennaio 1882 e costruito tra il 1885 e il 1890 circa. Il progettista fu l'ingegnere Ermenegildo Zanon, membro di spicco della nobile e distinta Famiglia omonima, che tanta parte ebbe nelle fortune del nostro Comune nel secolo passato e nell'odierno.
L'ingegnere Ermenegildo, padre dell'avvocato dott. Francesco, ricoprì, tra le altre, anche la carica di Sindaco di Vigonovo; inoltre progettò, e diresse con somma competenza i lavori di demolizione del vecchio campanile duecentesco della Parrocchia di Santa Maria Assunta del nostro Capoluogo, resosi pericolante per una cospicua inclinazione nel secolo XlX, nonché le operazioni di costruzione dell'odierno tra il 1885 e il 1905. Il palazzo in descrizione e un elegante ufficio a pianta centrale, a forma di ottagono, diviso in tre ordini architettonici, escluso il sotterraneo o, per meglio esprimerci, il semi-interrato. Lo stile usato nella erezione del medesimo è il Liberty, imperante, per così dire, in quell'epoca. E' prevista una prossima ristrutturazione esterna ed un recupero, in parte, dei giardini all'italiana originali all'esterno.
Le fondamenta di Ca' Zanon sono costituite da un impasto di calce viva, frammisto a pezzi di mattone e di trachite euganea.
Il semi-interrato, o sotterraneo, è costituito da una cintura in trachite euganea che poggia sulle fondamenta e che si eleva dal suolo per cm 90. E' illuminato da una serie di 15 finestre rettangolari a finta strombatura ed arcuate a sesto scemo, o ribassato.
Il primo dei tre ordini architettonici e costituito dal piano terreno. Questo si eleva dal suolo di metri 3,70. E' decorato di 4 portali, alternati da 20 finestre, così distribuiti nelle otto facciate dell'ottagono.
Il piano nobile è diviso dalla soffitta-granaio, o secondo piano, da una seconda fascia-cintura sempre della stessa pietra tenera di Custoza. Detta fascia decorativa e di consolidamento è formata da una modanatura, delimitata alla base da un listello e al vertice da altri due; sui quali si snoda un paio di tenie, o di nervature intrecciate; le quali formano una serie di clipei, alternati da uno maggiore iniziale, seguito da un secondo minore.
Il più grande dei due è abbellito al centro da un bottone, da cui si dipartono quattro foglioline di acanto, poste a forma di croce greca, cioè a quattro bracci uguali.
La soffitta, un tempo adibita a granaio e a ripostiglio, posta al sommo dell'edificio, è illuminata da una serie di 24 finestrelle rettangolari tutte eguali, eccetto le due, poste simmetricamente in corrispondenza delle balconate dei due poggiuoli maggiori, siti nelle facciate di nord e di sud; le quali finestrelle sono leggermente più grandi delle rimanenti circostanti.
Il tetto è sostenuto da un elegante cornicione dello stesso materiale lapideo più volte menzionato. Sempre il menzionato cornicione, ai vertici delle sole otto paraste, che, come si è detto delimitano le altrettante facciate dell'ottagono, è abbellito di una dentellatura-gocciolatoio.
Altre costruzioni
Accanto al Palazzo, Sede Comunale sono presenti altre costruzioni adiacenti. Da sinistra a destra di chi lo guarda con le spalle rivolte a mezzogiorno: Sala per convegni (in basso), Anagrafe Comunale, Biblioteca Civica (in alto), Autorimessa per pulmini ed auto, Magazzino Comunale.
Originariamente il primo dei due complessi citati era adibito a stalla al pian terreno e a fienile al 1° piano. A solo fienile il fabbricato posto a levante, del quale si conserva ancora un motivo ligneo "a rastrello", ancora nel sito originario, nella parte interna del fabbricato, cioè rivolta a ponente.
Torretta, ex colombaia e pollaio
E' un bell'edificio ottagonale, equilatero e a pianta centrale. Ognuno dei suoi lati misura metri 2,28. E' suddiviso in due ordini architettonici, separati da due fasce in cotto, ornate di parallelepipedi a lieve aggetto.
Il pian terreno è munito di 4 porte e di altrettante finestre esagonali, abbellite da cornici, in lieve aggetto, di pietra tenera di Custoza.
Il primo piano è munito di 8 finestre arcuate a tutto sesto ed abbellite anche queste dalle solite cornici menzionate e dello stesso materiale litico descritto: nonché di eleganti inferriate in ferro battuto, delle quali rimane traccia in un paio di esse.
Portici del centro e case di Piazza Marconi
Sono costruzioni del 1839/1869 circa, recentemente ristrutturate.
Campanile
E' la costruzione più alta del paese iniziata nel 1887. L'opera venne completata nel 1895 mediante l'elevazione totale di canna, cella campanaria, cuspide e coronamento di croce a quattro bracci.
Chiesa arcipretale di Vigonovo
La prima costruzione fu della fine del VI secolo, restaurata nel 1542 e modificata alla forma attuale nel 1739. Vi è custodito un dipinto del Tiepolo.
Monumento del donatore AVIS
Si trova presso il giardino del Municipio
Il "Campiello"
Si trova in via Veneto, nei pressi del Municipio, ed è il risultato della ristrutturazione di un antico edificio. Per completare la facciata e renderla un’opera unica, è stato chiamato a collaborare lo scultore piacentino Giorgio Milani, su suggerimento di Philippe Daverio, anch’egli attore di questa grande operazione artistica. Milani ha scritto su questa pagina, arricchendola attraverso i pieni e vuoti creati dalle lettere dell’alfabeto sui pannelli di acciaio corten. Da qui nasce “Eco di passi nella memoria” un’opera di lettering, che in inglese significa “caratteri”, ovvero una composizione di lettere e simboli appositamente scelti dall’artista, Giorgio Milani, in base alla loro origine ottocentesca (anno a cui risale la costruzione dell’edificio) e alla loro veste estetica, bilanciando 22 diversi alfabeti, tra maiuscole e minuscole, in diverse rielaborazioni di “grazie e bastoni” creando un’armonia estetica e culturale.
MONUMENTS
Villa Sagredo
Villa Sagredo, placed in via Sagredo, a Fourth Century Roman castle, a Byzantine fortress during the Sixth Century, the Delesmanini’s Castle during the Tenth – Thirteenth Centuries and transformed into a Venetian villa during the Sixteenth Century by the Sagredo family.
Palazzo Baldi
Palazzo Baldi, placed in via Veneto 63, is a building erected around 1540, currently under restructure.
Palazzo Zanon - Palazzo Comunale
The Town Hall in Vigonovo, placed in Via Veneto 2, was planned between February in 1875 and January 15th in 1882 and built between 1885 and around 1890. The engineer Ermenegildo Zanon was the designer, he was a member of relief among the noble and refined homonymous family who had a relevant role on the fortunes of our municipality during the past and present century.
The engineer Ermenegildo, father of the lawyer Francesco, among the others, held the office of Mayor in Vigonovo; moreover, he designed and directed with excellent competence the demolition works of the thirteenth-century bell tower of Our Lady of the Assumption parish in our chief town, made unsafe due to a remarkable slope during the XIX Century, and also the building operations of the present between 1885 and 1905. The mansion in the description is an elegant office with a central plant, in an octagonal shape, divided into three architectural orders with the exception of the cellar or, for explaining it better, the basement.
The style which has been used for its erection is Art Nouveau, a style which at that time was prevailing. A close outdoor restructure and a regeneration, partly, of the original Italian gardens are planned.
Foundations
The foundations of Ca’ Zanon are made by a mixture of quicklime, intermixed with pieces of brick and Euganean trachyte.
Basement
The basement, or cellar, is formed by an Euganean trachyte belt which lies on foundations rising from the ground for 90 centimetres. It is enlightned by a series of 15 rectangular windows with a false splay and curved with segmental arch, or reduced.
Main front and ground floor
The first one of the three architecture orders is formed by the ground floor. This one rises from the ground for 3,70 metres. It is decorated with four portals which are alternated with twenty windows so distributed on the eight faces of the octagon.
First floor
The first floor is divided by the attic- granary or second floor, by a second band – belt always made of the same Custoza soft stone.
This decorative and consolidation band is formed by a moulding delimited by a fillet at its basis and by two at its top; a couple of decorations or interlaced ribbings come untied; they form a pair of clypeus which are alternated with a starting larger one followed by a second smaller one. The larger one of them is embellished in the middle by a button which four leaves of acanthus stray from, they are set in a Greek cross form, that is with four identical arms.
Second floor, garret, barn
The garret, once used for being a barn and a lumber-room, placed on top of the building, is enlightened by a series of twenty-four small, rectangular windows all of the same size with the exception of two symmetrically collocated in correspondence with the balconies of the two larger galleries placed in the northern and southern facades; the small windows are slightly larger than the remaining, encompassing ones.
Roof
The roof is supported by an elegant moulding made of the same stone material mentioned many times before. The same mentioned moulding, on top of the only eight pilasters which, as said before, delimit the same facades of the octagon, is embellished by a denticulation-dripstone.
Other buildings
Beside the Building, place of the Town Hall, there are other nearby buildings. From the left to the right of the observer with the back to the south: the meeting hall (low portiont), Register of Births, Library (high portion), bus and minibus garage, municipal storehouse.
Turret, former dovecot and poultry-pen
It is a beautiful, octagonal building, it is equilateral and it has got a central plan. Each side measures 2,28 metres. It is divided into two architectural orders, which are separated by two terra cotta fillets, adorned with parallelepipeds slightly jutting out.
The ground floor is furnished with four doors and as many hexagonal windows, embellished by mouldings, slightly jutted out, made of Custoza soft stone.
The first floor is furnished with eight round arch windows and adorned by the same moulding mentioned above, made of the same stone material: moreover, they are embellished by elegant wrought iron bars, in a couple of them a mark remains.
The town centre porches and the houses of Piazza Marconi
They are buildings which were raised about from 1839 to 1869 and recently restructured,
Bell Tower
It is the highest building in town and it was started in 1887. The work was completed in 1895 by the total elevation of flue, belfry, cusp and four-armed crowning.
The Archpriest Church in Vigonovo
The first building was erected towards the end of the VI Century, then restored in 1542 and modified in its present form in 1739. Inside of it a painting by Tiepolo is preserved.
Monument of the Avis Donor
It is placed in the Town Hall garden.